Quattro mesi dopo la nomina di Catherine Ashton ad Alta rappresentante per la politica estera, il 26 aprile gli stati membri dell'Unione hanno stabilito "i principi fondamentali del nuovo servizio diplomatico europeao (Eeas), scrive El Periódico. Secondo il quotidiano catalano la diplomazia dell'Europa unita manterrà 130 delegazioni e cinquemila funzionari in tutto il mondo, per un costo complessivo intorno ai 30 miliardi di euro. Il nuovo organismo sembra però un giocattolo di potere per i paesi più "forti", che secondo Dziennik Gazeta Prawna si sono accaparrati tutti i ruoli cardine all'interno dell'Eeas. Le Soir è preoccupato dal "mutamento istituzionale" che potrebbe scaturire dalla sovrapposizione tra i funzionari europei e i diplomatici nazionali "ancora momentaneamente dislocati nelle capitali del mondo". Si preannuncia inoltre un braccio di ferro tra gli stati membri, determinati a piazzare i propri uomini sulle poltrone più importanti dell'Eeas, e la Commissione europea, che vorrebbe "assicurare il più possibile il carattere comunitario del nuovo servizio".
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