L’ex sindaco di Praga era spiato

Pubblicato il 21 Marzo 2012

Cover

“Janoušek chiama il sindaco. Bis ascolta e Abl legge”: così MF Dnes riassume le rivelazioni secondo cui nel 2007 i Servizi segreti (Bis) ascoltavano le conversazioni telefoniche tra l’allora sindaco di Praga Pavel Bém e Roman Janoušek, un lobbista conosciuto come il “padrino del business della capitale”.

Nel 2009 le registrazioni sono misteriosamente finite nelle mani dell’agenzia di sicurezza privata Abl, che apparteneva a Vít Bárta, leader del partito Věci veřejné (Affari pubblici). Al termine di una campagna basata sulla lotta alla corruzione, nel 2010 Bárta era riuscito a entrare nella squadra di governo, per poi essere costretto a dimettersi da ministro nell’aprile del 2011 dopo che il suoi partito era stato coinvolto in un’altra vicenda di intercettazioni e corruzione.

Durante il processo, apertosi il 5 marzo, si è saputo che la sua campagna elettorale era stata finanziata proprio da Janoušek.

Ricevi ogni settimana la selezione della redazione: un giornalismo indipendente, europeo e basato sui fatti.

Secondo il quotidiano, che in prima pagina dedica un titolo alle “chiamate segrete di Pavel B.”, le conversazioni testimoniano “la situazione selvaggia” che regnava in municipio a Praga, e provano che Janoušek, ricercato in Svizzera per riciclaggio di denaro, intratteneva relazioni strette con i funzionari del municipio:

Aveva voce in capitolo sule questioni più importanti: il piano urbanistico, la vendita dei terreni, le attività commerciali delle imprese comunali e la politica delle risorse umane.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Fai un dono per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento