Il 15 aprile la Commissione europea ha presentato a Google una "comunicazione degli addebiti", accusando il motore di ricerca di "presunto abuso di posizione dominante […] sui mercati dei servizi generali di ricerca online". Secondo la Commissione, "Google favorirebbe sistematicamente il proprio prodotto per gli acquisti comparativi nelle sue pagine generali che mostrano i risultati delle ricerche".
La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha detto che Google ha dieci giorni per rispondere. La società americana ha detto di "non condividere affatto" le accuse. Vestager ha anche annunciato che "la Commissione ha formalmente avviato un’indagine che intende capire se Google abbia concluso accordi anticoncorrenziali o se abbia abusato di un’eventuale posizione dominante nel campo degli smartphone e dei tablet" con le applicazioni e i servizi proprietari già installati nel sistema operativo Android, spiega per parte sua Eunews. Il sito basato a Bruxelles aggiunge che "per Margrethe Vestager, 'tutte le strade sono aperte', e quindi anche quella di una possibile multa fino a 6 miliardi, ovvero al 10% delle entrate annuali dell’azienda di Mountain View".