L'Unione deve proteggere i suoi cittadini in Israele?

Pubblicato il 11 Agosto 2009

Un abitante di Sderot con doppia cittadinanza francese e israeliana ha avviato una battaglia legale per chiedere all'Unione europea di pagare i lavori di fortificazione della sua casa e di risarcigli i danni subiti durante gli attacchi lanciati da Hamas dalla vicina striscia di Gaza. Eyal Katorza afferma di aver perso il lavoro e che il negozio della madre è stato costretto a chiudere a causa dei missili qassam che colpiscono la zona 3-4 volte al giorno, e chiede anche il risarcimento dei "danni psicologici", spiega EUobserver. Secondo i legali di Katorza, i trattati che la reggono obbligano l'Unione europea a proteggere i suoi cittadini ovunque si trovino.

Labozza di esposto, lunga otto pagine, invita i circa 300mila cittadini dell'Unione residenti in Israele ad aderire all'iniziativa. Il documento accusa anche l'Ue di permettere che gli aiuti ai Territori palestinesi finiscano "nelle mani di persone e di organizzazioni che in realtà finanzano e compiono atti terroristici". Gli oltre 400 milioni di aiuti dell'Unione ai Territori palestinesi sono spesso oggetto di critica da parte di diversi gruppi per i diritti civili israeliani. L'Ue sostiene tuttavia che la stragrande maggioranza di questa somma viene distribuita tramite un sistema di finanziamento che ne garantisce l'impiego per scopi esclusivamente umanitari.

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