Un incendio, la cui origine non è ancora stata identificata, ha devastato il Centro di registrazione e identificazione di Moria, sull'isola greca di Lesbo, nella notte tra l'8 e il 9 settembre, lasciando circa 12mila richiedenti asilo, tra cui più di 4.000 bambini, senza tetto.
L'Unione europea ha accettato di finanziare il trasferimento di 400 minori non accompagnati verso la terraferma in Grecia. Progettato per ospitare 3.000 persone, e avendo accolto fino a 25mila persone in condizioni deplorevoli, il campo è visto come un simbolo del fallimento dell'Ue nel gestire il flusso di rifugiati e migranti, in particolare dal Medio Oriente.