“Offro ai serbi del Kosovo la possibilità di trasferirsi in Repubblica Srpska”: la proposta di Milorad Dodik riportata da Blic è talmente sensazionale da far passare in secondo piano il messaggio di natale – la maggior parte degli ortodossi lo festeggiano il 7 gennaio – del patriarca serbo Irinej.
In un’intervista al quotidiano serbo, il presidente dei serbi di Bosnia propone una divisione netta del Kosovo. Con un’evidente ingerenza nella politica della Serbia a proposito dell’ex provincia, l’uomo forte della Republika Srpska (Rs) ha dichiarato che “è necessario che la Serbia e il Kosovo delimitino definitivamente i loro territori, perché a quanto pare serbi e albanesi non possono vivere insieme”. Dodik propone che il nord del Kosovo, dove vive la maggior parte della minoranza serba, sia annesso alla Serbia, e offre ai serbi che vivono a sud del fiume Ibar e che non possono essere accolti in Serbia di stabilirsi nell’entità serba di Bosnia, promettendo loro “terreni e aiuti per la costruzione di case e fattorie”.
Il presidente serbo-bosniaco si dice infine convinto che l’Ue chiederà alla Serbia di riconoscere l’indipendenza del Kosovo se vuole entrare a far parte dell’Unione, e nel frattempo critica Bruxelles per aver “concesso lo status di candidato senza fissare una data per i negoziati”. Secondo Dodik “l’Europa non ammetterà la Serbia fino a quando non sarà trovata una soluzione permanente per il Kosovo”.
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