"L'Ucraina è vicina all'eliminazione dei visti", scrive Dziennik Gazeta Prawna dopo il vertice di Bruxelles tra Ue e Ucraina del 22 novembre. Al presidente ucraino Viktor Janukovič è stato infatti promesso lo snellimento del regime di visti per i compatrioti che viaggiano nell'Unione europea, una volta che l'Ucraina avrà rispettato le condizioni dell'Ue – tra cui la regolamentazione del confine con la Russia. Tuttavia i colloqui sulla zona di libero scambio, la cui istituzione era stata anticipata, si sono bruscamente interrotti. "I diplomatici dell'Ue hanno cercato di frenare gli entusiasmi, e alla fine hanno avuto ragione", commenta il quotidiano di Varsavia, sottolineando la riluttanza di diversi stati membri, Polonia inclusa, ad aprire il mercato Ue ai prodotti agricoli ucraini o alle società di trasporti di Kiev. L'Ucraina rifiuta di adottare gli standard Ue in materia di tutela dell'ambiente, sanità e difesa del copyright, e pretende da Bruxelles una compensazione per conformare la propria normativa a quella dell'Unione, un po' come fecero i paesi dell'Europa centrale alla vigila del loro ingresso nell'Ue. Non c'è da stupirsi, prosegue il quotidiano, che dopo 13 diverse occasioni di colloquio, l'Ucraina abbia chiuso solo quattro dei quindici capitoli del negoziato.
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