Nonostante il sostegno del Partito democratico (Pd), del Popolo delle libertà (Pdl) e del primo ministro Mario Monti, il 18 aprile Franco Marini si è fermato molto al di sotto dei due terzi dei voti dei grandi elettori necessari per diventare presidente della repubblica italiana.
La candidatura di Marini è il risultato di un contestato accordo tra il leader del Pdl Silvio Berlusconi e il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Quasi la metà dei delegati del Partito democratico ha deciso di non sostenerlo.
Il 19 aprile Bersani ha annunciato che il nuovo candidato del Pd sarà Romano Prodi, ex primo ministro italiano e presidente della Commissione europea. Prodi dovrebbe vincere anche senza il sostegno degli altri partiti, perché alla quarta votazione basterà una maggioranza semplice.
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