Nel 2012 il mercato immobiliare italiano ha subìto il peggiore crollo degli ultimi 28 anni, con 150mila transazioni in meno rispetto al 2011.
Il paradosso, sottolinea il Corriere della Sera è che “le case valgono meno ma costano di più”. La crisi che ha colpito le banche rende più difficile ottenere un prestito, e i venditori chiedono più contanti.
In termini di percentuale di abitanti che possiedono la casa in cui vivono, l’Italia supera la media Ue, ma l’aumento della disoccupazione lascia pensare che la crisi immobiliare non finirà presto. Il 14 maggio un uomo si è dato fuoco per evitare che la sua casa fosse messa all’asta perché non era in grado di saldare un debito di diecimila euro.
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