Il 12 novembre i capi di stato e di governo di 24 paesi dell’Ue, insieme ai leader delle istituzioni europee e ai ministri del lavoro, si ritrovano a Parigi per un secondo vertice dedicato alla lotta contro la disoccupazione giovanile, un fenomeno che colpisce 7,5 milioni di europei tra i 15 e i 24 anni, scrive Le Monde. Nata da un’iniziativa della Germania e della Francia, la prima conferenza di questo tipo si è tenuta lo scorso giugno a Berlino ed ha prodotto un fondo destinato all’impiego e alla formazione di giovani provenienti dai paesi più colpiti dalla crisi. L’obiettivo dell’iniziativa europea, ricorda Le Monde,
è fare in modo che nessun giovane sotto i 24 anni trascorra più di quattro mesi senza impiego né formazione, puntando sull’apprendistato e i mestieri del futuro (nel settore dei computer e dello sviluppo ecosostenibile). In ogni caso nella giornata di martedì non dovrebbe essere annunciato alcun nuovo provvedimento, e i leader riuniti a Parigi dovrebbero accontentarsi tracciare un primo bilancio (poco entusiasmante) delle misure in atto da mesi. In particolare bisognerà incitare gli stati a utilizzare meglio i 6 miliardi di euro stanziati per aiutare i giovani disoccupati in paesi come Francia, Grecia, Italia e Spagna. Il problema è che i fondi non sono ancora disponibili perché non sono state adottate le necessarie linee budgetarie.
Secondo il quotidiano la posta in gioco è molto elevata:
A pochi mesi dalle elezioni europee del maggio 2014 la mobilitazione è tanto più importante, perché i leader europei temono un’avanzata degli estremisti favorita dalle tensioni sociali e dalla forte disoccupazione sullo sfondo di una ripresa troppo fragile.
Un terzo incontro dovrebbe avere luogo in Italia o in Grecia a primavera.