Il 2 luglio, rifiutando il permesso di sorvolo del loro territorio all’aereo del presidente boliviano Evo Morales, Spagna, Francia, Italia e Portogallo hanno violato la Convenzione di Chicago del 1944 sull’aviazione internazionale, spiega El Diario.
I paesi coinvolti temevano che l’ex agente dell’Nsa ricercato dagli Stati Uniti Edward Snowden si trovasse a bordo dell’aereo proveniente da Mosca. Secondo il quotidiano boliviano, la convenzione stabilisce che “non è consentito limitare il diritto di sorvolo e atterraggio a un aereo di stato”.
Morales è arrivato a La Paz il 3 luglio dopo una sosta forzata di 13 ore a Vienna e uno scalo tecnico alle Canarie, mettendo fine a “un incidente di portata mondiale”, sottolinea il quotidiano. Il governo boliviano sostiene che il suo leader è stato “rapito” e la sua vita “messa in pericolo” dagli europei su pressione degli Stati Uniti.
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