"Tutto è bene quel che finisce bene", commenta Ta Nea al termine della prima tornata delle elezioni regionali e municipali greche tenutesi il 7 novembre. Malgrado il primo ministro Papandreou si fosse dichiarato pronto a indire elezioni legislative anticipate e un referendum sul piano di rigore in caso di sconfitta, "il Partito socialista potrà continuare a governare e non ci sarà bisogno di tornare alle urne", precisa il quotidiano. "Tuttavia, se c'è un vincitore è sicuramente l'astensione, superiore al 40 per cento. Una cosa mai vista". Superata dai socialisti in 7 regioni su 13 ma in testa in numerosi grandi centri abitati (tra cui Atene), la destra "rinasce dalle sue ceneri" ma si trova "un po' più isolata", dato che anche i comunisti hanno avuto un ottimo risultato ottenendo l'11 per cento delle preferenze. Un avanzamento che rappresenta "un messaggio politico" in tempi di crisi, conclude Ta Nea.
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