Le elezioni europee si avvicinano in punta di piedi. Solo il 16 per cento dei cittadini dell'Unione sa che quest'anno dovrà recarsi alle urne, dato che scende al 3 per cento tra inglesi e finlandesi. Un terzo degli europei voterà "probabilmente". E difficilmente si potrà contare sui partiti politici per risvegliare l'interesse degli elettori. In Germania, per esempio, ci sono manifesti "privi di senso", sostiene indignato Eckard D. Stratenschulte, direttore dell'Accademia europea di Berlino, sul quotidiano Frankfurter Rundschau.
"Noi siamo l'Europa", assicurano i cristiano-democratici della Cdu. "Per la Germania in Europa", promettono i liberali del Fdp, mentre i Verdi parlano del loro lato "umano e sociale". "Si fa fatica a decidere per un partito", ironizza Stratenschulte. "Del resto tutti noi vogliamo essere umani e sociali in Europa. Almeno la sinistra rivendica lo stipendio minimo di base", aggiunge il politologo. Tuttavia "Die Linke rifiuta i trattati europei senza neanche averli letti. Non sa, infatti, che la questione dello stipendio minimo è di competenza nazionale e che più di venti Stati membri già ce l'hanno." Grazie ai socialdemocratici, osserva Stratenschulte, "sapremo invece per chi voterà il nostro asciugacapelli - è da tempo che aspettavamo questa rivelazione!"
Per il ricercatore questa mancanza di sostanza deriva da un grave malinteso: "I partiti politici dicono che il cittadino non prende l'Europa sul serio. Perché allora prendere il cittadino sul serio? Un parlamento può essere eletto anche con una partecipazione del 40 per cento, ma la sua autorità morale, indispensabile per un legislatore, ne soffre".
Che fare allora per spingere gli europei alle urne? "Il voto obbligatorio in vigore in alcuni paesi dell'Unione", osserva Stratenschulte, "rischia di ridurre ulteriormente la popolarità del parlamento europeo in Germania", un paese già ricco di regole e doveri. Di conseguenza una buona alternativa sarebbe quella di collegare il numero di eurodeputati eletti in ogni stato membro al tasso di partecipazione. In questo caso la Germania - come gli altri paesi - disporrebbe di un contingente minimo di deputati, che aumenterebbe fino a un certo limite in funzione del numero di votanti. In questo caso l'elettore avrebbe più potere e i partiti politici dovrebbero fare di più per portare i loro deputati al parlamento di Strasburgo.
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