Ritorno al fiorino, Wilders non convince

Pubblicato il 6 Marzo 2012

I populisti non amano l'euro. Dopo la francese Marine Le Pen, è il turno dell'olandese Geert Wilders di chiedere l'introduzione di "un nuovo fiorino, al più presto", riferisce De Volkskrant. Il 5 marzo il capo del Partito per la libertà (Pvv) ha dichiarato che l'adozione della moneta unica ha avuto effetti negativi sulla crescita economica e sul potere d'acquisto degli olandesi. A sostegno della sua tesi Wilders ha presentato uno studio commissionato dal suo partito all'istituto di studi economici Lombard Street Research di Londra.

Secondo De Volkskrant, che definisce il rapporto "tendenzioso", l'istituto "non ha saputo fugare i dubbi iniziali sull'imparzialità dello studio". Il quotidiano aggiunge che il rapporto "non è abbastanza convincente nel dimostrare i vantaggi di un ritorno al fiorino". Inoltre i ricercatori hanno sbagliato i calcoli [il contributo olandese al Fondo europeo di stabilità finanziaria non è del 10 per cento ma del 5,9 per cento] e fornito "scarse informazioni sui costi legati all'uscita dall'eurozona", come gli effetti negativi sulle esportazioni e sulla crescita economica.

De Volkskrant conclude sottolineando che il dibattito sul futuro dell'euro è legittimo, ma il rapporto l'istituto non apporta alcun contributo significativo:

Le omissioni rendono il rapporto poco utile nell'ambito di un dibattito serio sull'eventuale ritorno al fiorino. Tuttavia, considerando l'inquietudine sulla moneta unica, ai leader politici non farà male una riflessione sui diversi scenari, compreso quello di una reintroduzione della vecchia moneta nazionale.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Questo articolo ti interessa?

È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.

Mi abbono
Do il mio contributo

Live | Finanza verde: le promesse e il greenwashing. Le nostre inchieste

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento