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Il piano russo per annettere la Bielorussia è stato reso noto il 21 febbraio. Non credo sia esagerato definirlo un programma per eliminare il nostro paese. Il Cremlino sta mettendo in atto un piano che cancellerà l’indipendenza bielorussa, e il regime di Aliaksandr Lukašenko non sta facendo nulla per opporvi resistenza. Al contrario, sta creando i migliori presupposti per ottenere il risultato voluto.
A quanto pare, il piano elaborato dalla Russia è stato fatto trapelare al comitato di redazione di Yahoo News da una fonte facente parte dell’amministrazione del presidente russo Vladimir Putin. A sua volta, Yahoo News ha condiviso il documento con vari organi di informazione. È impossibile confermare l’autenticità del documento ma, come dice il direttore del Centro investigativo bielorusso Stanislau Ivashkevich, il giornalista entrato in possesso di questo materiale “ha una reputazione immacolata negli ambienti internazionali di chi conduce indagini”.
Il piano nelle mani dei mezzi di informazione è più che altro un documento analitico che illustra le premesse della strategia del Cremlino volta a inglobare la Bielorussia. Ma questo non cambia la sostanza del messaggio: realizzare gli interventi enumerati nel testo serve a creare “uno stato dell’Unione a tutti gli effetti entro il 2030”.
La Bielorussia dovrà perdere del tutto la sua indipendenza, oppure vederla gravemente mutilata. Gli autori del piano lo dichiarano apertamente, senza ambiguità.
Il documento è datato 2021. E non è un caso. Nel tentativo di restare al potere dopo i fatti del 2020, il regime bielorusso si è trovato a dipendere in tutto e per tutto dalla Russia. Ed è proprio questo che potrebbe aver indotto il Cremlino a delineare il piano per inglobare il nostro paese. Ammesso che non sia un falso, il documento sta a significare che Aliaksandr Lukašėnko ha agito di proposito per distruggere lo stato bielorusso in cambio di sostegno politico ed economico dalla Russia. Di conseguenza, i 28 “programmi dell’Unione” firmati tra i due paesi volti a una maggiore integrazione sono stati poi confermati nel novembre 2021.
Il piano riporta prospettive a breve, medio e lungo termine nella sfera politica, economica e umanitaria. Alcuni punti sono già stati messi in pratica o vengono citati nella formulazione dei “programmi dell’Unione” di cui Lukašėnko e Putin hanno già discusso. Un numero significativo di obiettivi russi a breve termine citati nel documento è già stato realizzato. Come ha osservato il Cremlino, tra russi e bielorussi si stanno svolgendo esercitazioni militari congiunte.
Una di queste esercitazioni congiunte si è conclusa nel febbraio 2022, con l’invasione da parte dell’esercito russo dell’Ucraina, ma a partire dal territorio bielorusso. I soldati russi recentemente reclutati e mobilitati si stanno addestrando nel nostro paese con la partecipazione di soldati bielorussi in servizio, prima di essere spediti al fronte ucraino. A causa delle sanzioni imposte al regime, le merci bielorusse sono reindirizzate dai porti baltici a quelli russi, e i colle…