La Banca centrale del Portogallo ha annunciato il 3 agosto il suo piano di salvataggio del Banco Espirito Santo (Bes), “*accusato di aver svolto attività fraudolente”, scandali al punto che le perdite durante i primi sei mesi dell’anno ammontano a 3,58 miliardi di euro, mentre le quotazioni sono calate del 73 per cento durante l’ultima settimana.
Bes sarà divisa in due entità, spiega il giornale : Novo Banco, che raggrupperà gli attivi sani e nel quale lo stato inietterà 4,4 miliardi di euro di fondi pubblici messi a disposizione dalla troika (Bce, Ue, Fmi), più 380 milioni provenienti dal Fondo di risoluzione bancaria portogherse e 120 milioni provenienti da banche private; e una “bad bank” che raggrupperà gli attivi tossici.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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