Il profitto sta uccidendo internet. Possiamo ancora salvarla? 

Se non era ancora chiaro, il Covid lo ha reso evidente: Internet è non solamente un luogo per socializzare o divertirsi, ma una infrastruttura necessaria per lavorare, studiare e/o occuparsi di questioni amministrative. Ma Internet oggi non è uguale per tutti: la filosofia di apertura e condivisione che ne ha permesso nascita e sviluppo è stata soffocata da profitto e privatizzazione.

Peter Thiel, il libertariano che ha convertito la Silicon Valley all’ebbrezza del monopolio

L'Ue, così come gli Stati Uniti, cercano di regolamentare il web e le aziende che lo dominano: le pratiche monopolistiche hanno pero’ illustri difensori, come l'imprenditore americano Peter Thiel: creatore e cofondatore di PayPal, investitore di Facebook, Airbnb e LinkedIn e sostenitore di Donald Trump, Thiel promuove i monopoli “creativi” delle Big Tech. La sua influenza va dalla Silicon Valley, al cuore del Partito repubblicano.

Il gioco delle lobby della Big Tech in Europa

Il Digital Services Act era pensato per limitare il potere dei social media e delle grandi piattaforme online, le Gafam, ma si è trasformato in una vittoria per i giganti della tecnologia e in un'occasione mancata per l'Unione europea. Qual è la strategia delle lobby delle Big Tech in Europa?

È possibile investire nell’intelligenza artificiale e proteggere i dati dei cittadini? 

L’Europa vuole essere leader nella rivoluzione dell'intelligenza artificiale (IA). Un'ambizione che contrasta con la volontà dell'Ue di proteggere il diritto alla privacy, perché l'IA si basa proprio sulla disponibilità dei dati. Un nuovo regolamento europeo punta a rendere compatibili i due obiettivi, ma non risolve la questione, secondo un'esperta dell'argomento.