"La Siria utilizza tecnologia tedesca per la sorveglianza?", si domanda Der Spiegel. L'inchiesta del settimanale di Amburgo è partita dopo le rivelazioni di Bloomberg, secondo le quali la Siria utilizzerebbe a fini repressivi apparati di sorveglianza prodotti dall'azienda informatica Utimaco, con sede a Oberursel. Utimaco ha smentito di aver venduto i propri prodotti direttamente alla società di telecomunicazioni siriana, ma ha ammesso di aver fatto affari con l'impresa italiana Area. La cooperazione tra le due aziende, che durava ormai da anni, non riprenderà fino a quando non sarà fatta luce sulla regolarità delle esportazioni di Area.
Alla fine di ottobre un deputato del partito di sinistra Die Linke aveva chiesto al governo tedesco di riferire sulle esportazioni verso i regimi autocratici da parte delle aziende tecnologiche e informatiche, citando l'esempio di Utimaco: "In numerosi stati la tecnologia di sorveglianza è uno strumento essenziale per la repressione", ha dichiarato il parlamentare, invocando maggiori controlli alle esportazioni.