Il 23 settembre il gigante spagnolo Telefónica ha chiuso un affare da 800 milioni di euro per aumentare la sua partecipazione in Telco – la holding che controlla Telecom Italia, il maggiore gruppo di telecomunicazioni italiano – portandola dal 46 al 66 per cento, riporta Il Messaggero.
Telecom Italia, ex compagnia statale privatizzata nel 1997, era da anni gravata dai debiti e alla ricerca di capitali freschi, ma la vendita è stata interpretata come l’ennesimo segnale del declino e della perdita di sovranità economica dell’Italia.
Per calmare questi timori Telefónica ha accettato di limitare il suo diritto di voto al 46,2 per cento, lasciando così una teorica maggioranza combinata agli azionisti italiani.
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