Le isole dell'Oceano Atlantico e Indiano comprese nell'Unione europea sono preoccupate che le strategie politiche di Bruxelles "tengano troppo poco in considerazione i loro interessi", riporta EUobserver.com. In occasione del Forum for Outermost Europe tenutosi nella capitale belga il 27 maggio, i rappresentanti delle più remote regioni dell'Unione hanno presentato un quadro generale preoccupante fatto di "introiti del turismo in calo, tasso di disoccupazione al 25 per cento e impossibilità di competere con i produttori latinoamericani, asiatici e del Pacifico". I nove territori d'oltremare dell'Unione europea sono le isole francesi del Caribe (Guadalupe, Martinica, Saint-Martin e Saint-Barthelemy), Reunion, Guyana francese, Canarie (Spagna), Azzorre e Madeira (Portogallo). Fanno tutte parte del mercato interno e hanno i loro rappresentanti al Parlamento europeo. I delegati però sostengono che gli accordi di libero commercio dell'Unione europea minacci la loro agricoltura in scala ridotta, specialmente in tempi di crisi globale. "Soffriamo di povertà. E al sole non si sta meglio che sulla neve", ha dichiarato all'assemblea Frantz Gumbs, presidente del consiglio territoriale di Saint Martin.
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