Il 6 luglio il primo ministro belga Elio di Rupo ha presentato la sesta riforma dello stato, chiudendo una “settimana storica”, commenta Le Soir.
La riforma, che entrerà in vigore il primo luglio 2014, prevede una maggiore autonomia per le regioni e le comunità in materia di sussidi familiari, politica del lavoro, sanità e cura degli anziani, un trasferimento di competenze stimato in 20 miliardi di euro sul budget 2014.
Annunciato in un clima “quasi euforico” alla presenza dei rappresentanti di otto partiti – il partito indipendentista fiammingo N-Va non ha partecipato al negoziato – l’accordo lancia la campagna per le elezioni federali e regionali del 2014. In un editoriale Le Soir sottolinea che
niente è più impossibile in un Belgio che meno di due anni fa si diceva dovesse scomparire. […] Soprattutto sembra possibile convincere i fiamminghi che esiste un’alternativa al federalismo dell’N-Va.
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