Cipro, Grecia e Israele potrebbero giocare un ruolo importante nell'approvigionamento energetico dell’Ue, scrive Politis.
Durante il Consiglio europeo del 22 maggio è stata infatti evocata “la possibilità di un ricorso più sistematico alle fonti di energia autoctone terrestri e marine”, che potrebbe includere un gasdotto che colleghi i tre paesi al resto d’Europa, spiega il quotidiano.
Il presidente cipriota Antonis Anastasiades ha manifestato l’intenzione di trasformare il suo paese in uno “snodo energetico” per l’Europa.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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