Un tuffo per Fidesz?

Pubblicato il 14 Febbraio 2024 alle 15:28
Novak_Hongrie_GPapai
Katalin Novák: "Siamo all'asciutto".

Il regno dell'onnipotente Fidesz, il partito alla guida dell'Ungheria, sta cominciando a creparsi? Lo scandalo che ha colpito l'autoproclamata "democrazia illiberale" di Viktor Orbán potrebbe suggerirlo: il 10 febbraio, la presidente della Repubblica Katalin Novák ha annunciato le sue dimissioni in diretta televisiva, seguita a ruota dall'ex ministra della giustizia e capolista della Fidesz per le elezioni europee, Judit Varga.

Le due donne erano state al centro dell'attenzione per diversi giorni dopo che il giornale indipendente ungherese 444.hu ha rivelato la decisione di Katalin Novák di graziare un uomo condannato per aver insabbiato un caso di pedocriminalità, con il benestare di Judit Varga. Il caso risale all'aprile del 2023, quando Novák concedette la grazia presidenziale a 22 condannati, tra cui l'uomo al centro dello scandalo, in occasione di una visita di papa Francesco. Dopo la pubblicazione dell'inchiesta di 444.hu diverse migliaia di persone si sono radunate a Budapest per chiedere le dimissioni della presidente.

Sebbene le rivelazioni abbiano scosso il governo di Orbán, le conseguenze a lungo termine rimangono poco chiare. Soprattutto, la vicenda mette in luce due realtà già note: l'ipocrisia di un governo lanciato in una "crociata morale" a due velocità e il cinismo di un potere pronto a sbarazzarsi dei suoi più fedeli alleati al minimo passo falso.


Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Hai avuto accesso all’articolo completo.

Ti va di sostenere il nostro lavoro? Voxeurop dipende dagli abbonamenti e dai contributi di chi lo legge.

Scopri le nostre offerte a partire da 6 euro al mese e i vantaggi riservati a chi si abbona.
Mi abbono

Oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza.
Do il mio contributo

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento