Volti nuovi in piazza Exarchia

Con la crisi lo storico quartiere anarchico di Atene è cambiato in modo sorprendente: accanto agli squat spuntano i caffé alla moda dove i giovani ricchi vengono a provare il brivido della lotta sociale.

Pubblicato il 17 Settembre 2012 alle 11:13

L'albanese diventato un uomo d'affari, la ragazza proveniente dal quartiere ricco di Ekali trasformata in piccola istigatrice di disordini, il buon vecchio anarchico che rimanda i giovani rivoluzionari a studiare, l'albergatore cipriota diventato il migliore amico dei turisti giapponesi o l'ex detenuto che si è riciclato in organizzatore di eventi culturali, tutti si ritrovano su un terreno di un cacicco del Pasok [il Partito socialista greco] che doveva diventare un parcheggio ed è invece un punto di incontro degli adolescenti della capitale che vogliono provare il mito di piazza Exarchia.

Nel cuore di Atene, come un serpente che cambia pelle, la piazza si trasforma di giorno in giorno, mescola le razze, apre e chiude (ovviamente a forza di bottiglie Molotov) i negozi, vigila sui suoi ristoranti Rosalia e Floral o sul cinema Riviera. Per non parlare poi delle sue edicole, della statua degli innamorati e così via. Un giro in serata permette di vedere gli effetti della crisi, ma anche di ritrovarvi le caratteristiche immutabili di Exarchia, definito dal Dipartimento di Stato americano il posto più agitato del paese dopo la caduta della dittatura.

Spesso di notte la piazza accoglie dj improvvisati o gruppi di musica rumorosa: "Vogliamo musica ad alto volume e happening per cacciare i junkies, i venditori di falsi e la mafia albanese", spiega un organizzatore di concerti. Ma nonostante la musica assordante, la piazza accoglie anche ragazzi che giocano a pallone, bevono birra e discutono di tutto tranne che di politica: di notte in piazza Exarchia il dibattito politico è praticamente inesistente.

E come si può discutere di politica se dalle 11 di sera le Mini Cooper, le cabriolet Bmw e le Audi arrivano dai quartieri ricchi verso i caffè della piazza? Si tratta spesso di gruppi di ragazze con tacchi da 15 centimetri o sandali Tod's, accessori Prada e borse Louis Vuitton. Bevono birra, approfittando per una notte della mitica atmosfera di piazza Exarchia. A volte un odore di erba si leva dai tavoli vicini, dove un gruppo con magliette piene di messaggi rivoluzionari lancia complimenti.

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Ma chi può fermarli? Nessuno. In piazza i "cappelli" non sono i benvenuti, spiegano gli abitanti del quartiere, cioè tutte le uniformi, dai poliziotti alla brigata antifrode. Quando succede qualcosa la polizia spesso non interviene e preferisce aspettare che faccia giorno. Giorgos Apostolopoulos, consigliere municipale vicino al sindaco di Atene, ha chiamato la polizia centrale tutta la notte per lamentarsi della musica forte. Il responsabile gli ha risposto che avrebbe informato il suo capo e la cosa è finita lì.

Exarchia ha anche il suo gruppo di "criminali", come vengono definiti i pachistani che vendono sigarette di contrabbando o la mafia albanese con i suoi traffici. Ma gli abitanti del quartiere fanno pulizia da soli, cacciandoli regolarmente. Operazioni di pulizia alle quali partecipano anche gli anarchici.

Indignati borghesi

Giorgia Blani aveva un negozio di gioielli sulla piazza ed è stata spesso testimone di risse violente. "Non bisogna pensare che questa piazza sia sempre piena di gente. Ogni anno, in occasione dell'anniversario della rivolta contro la dittatura, il 17 novembre, tutti scompaiono, hanno paura ed è sempre più pericoloso", racconta la donna. Soprattutto se qualcuno con i capelli corti cammina con fare sospetto. La gente pensa che sia un fascista e lo riempie di botte.

Ma c'è chi pensa che la crisi sia stata positiva per Exarchia. E anche se molti librai e piccoli commercianti hanno chiuso, i caffè sono spuntati come funghi. C'è una musica dal vivo e il luogo è molto pulito. Al Vox, ex cinema trasformato in squat, c'è un "social cafè" dove si beve senza spendere molto e senza scontrino fiscale. Difficile mandare via gli occupanti e chiudere definitivamente l'edificio. L'ultima volta che la polizia ci ha provato, gli anarchici sono tornati tre giorni dopo per forzare la serratura e oggi sono ancora qua.

Ma nella piazza non ci sono solo gli anarchici: con il ritorno dell'eroina Exarchia è cambiata. Gli hooligan della vicina via Messolonghi, la strada più pericolosa della capitale, si aggirano nei dintorni. Gli occupanti "storici" della piazza, spesso amici o compagni di classe di Alexis Grigoropoulos [ragazzo di 15 anni ucciso da un poliziotto nel dicembre 2008], sono diffidenti.

Iniziativa anarcosindacalista e Anarchici per la liberazione sociale, considerati come le organizzazioni più forti di piazza Exarchia, difendono l'anarcosindacalismo nato durante la guerra civile spagnola e l'anarchismo sociale, derivazione comunista dell'anarchismo. Queste organizzazioni non hanno preso parte al movimento degli indignati, che considerano come un'iniziativa della piccola borghesia. Per loro la sola lotta valida contro il capitalismo è l'abolizione del memorandum di rigore [firmato con la troika Ue, Bce e Fmi].

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