Il dipinto di Per Krohg nella sala del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Foto: Onu

Come ottenere un seggio all'Onu

Con l'approssimarsi dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona e dell'auspicata "unificazione" della politica estera dell'Unione europea, Bruxelles dovrebbe prepararsi a far sentire la propria voce anche in uno dei luoghi chiave degli equilibri internazionali: il Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Pubblicato il 15 Ottobre 2009
Il dipinto di Per Krohg nella sala del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Foto: Onu

Lo sostiene l'ex ambasciatore italiano alle Nazioni unite Francesco Paolo Fulci, che in questo senso applaude la nuova coalizione di governo tedesca che secondo lo Spiegel intende rinunciare alla richiesta di un seggio per la Germania, preferendo ottenerne uno per l'intera Unione. Nell'attesa che si realizzi questa aspirazione, Fulci ha una proposta per far entrare l'Unione nel sancta sanctorum del palazzo di vetro: "Perché non si chiede ad uno dei paesi membri dell’Unione Europea che sono stati democraticamente eletti per un biennio al Consiglio di Sicurezza - attualmente è l’Austria - di ospitare nella sua delegazione in Consiglio un alto funzionario del paese che esercita la presidenza di turno dell’Unione?" È un metodo già utilizzato da Argentina e Brasile, che si scambiano la gentilezza ogn volta che uno dei due paesi siede in Consiglio. Perché l'Europa dovrebbe essere da meno? L'articolo originale de La Stampa...

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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