I partecipanti a Dublino non si aspettavano di cominciare il loro primo giorno di incontri, il 25 febbraio, protestando contro la guerra in Ucraina. Solo un giorno prima, infatti, la Russia aveva iniziato la sua invasione dell’Ucraina.. In un periodo storico così disastroso, più di 200 persone avevano in programma di scrivere le loro proposte per il futuro, ma per prima cosa hanno deciso di ricoprire il castello di Dublino con bandiere blu e gialle, un gesto che faceva parte di una protesta più grande che si stava svolgendo in tutti gli Stati membri.
Forse è proprio la società civile, costretta dal caso a destarsi in queste circostanze drammatiche e particolarmente critiche, ad essere portatrice dell'unico senso possibile di Europa.
Il panel dei cittadini a Dublino è stato l'ultimo di quattro dibattiti e uno dei tanti tasselli della Conferenza sul futuro dell'Europa (CoFoE). Come per i panel precedenti, si è concluso con una votazione delle migliori raccomandazioni alle istituzioni europee.
I partecipanti hanno trattato un'ampia gamma di argomenti: rafforzamento dell’economia, giustizia sociale, occupazione, istruzione, cultura, sport e trasformazione digitale. Nonostante una confusione iniziale su questo mix eterogeneo, alcune proposte sono state particolarmente convincenti.
Una di queste è l'introduzione di un salario minimo per garantire una qualità di vita simile in tutti gli Stati membri. Il lavoro è stato un argomento scottante che ha visto i cittadini chiedere una normativa più severa per regolare lo smart working, una revisione del modello esistente per gli orari di lavoro e il diritto alla disconnessione. In termini di giustizia sociale, il 78 per cento ha chiesto un intervento dell'Ue per sostenere le cure palliative e la morte assistita.
Forse è proprio la società civile, costretta dal caso a destarsi in queste circostanze drammatiche e particolarmente critiche, ad essere portatrice dell'unico senso possibile
La proposta che ha avuto più successo, raggiungendo quasi il 95 per cento dei voti, è quella che prevede di concedere più potere all'Ue per combattere i crimini informatici e la diffusione di contenuti illegali online. Bruxelles dovrebbe anche promuovere un’istruzione mirata per affrontare le fake news già in età scolare. Infine, l'85 per cento dei partecipanti ha votato per l'abbandono della plastica monouso e il 90 per cento per un'etichettatura più trasparente.
Il panel 2 aveva esaminato in precedenza temi come i diritti, la democrazia, i valori, lo stato di diritto e la sicurezza dell'Ue. Il panel 3 si è concentrato sul cambiamento climatico, l'ambiente e la salute. Il panel 4 trattava invece dell'Ue "nel mondo" e della migrazione.
Tenutosi a Maastricht a febbraio, il quarto panel ha presentato 40 raccomandazioni. Tra queste, una proposta di sostituzione del trattato di Dublino,che attualmente obbliga gli Stati membri che per primi accolgono i migranti ad occuparsi di tutte le domande di asilo. I cittadini hanno anche chiesto standard più veloci e uniformi per il trattamento delle domande. Inoltre, sebbene abbiano votato contro la formazione di un esercito europeo, hanno suggerito la creazione di "forze armate congiunte" da "utilizzare principalmente per scopi di autodifesa" e "per fornire supporto in tempi di crisi, come nel caso di catastrofi naturali".
Il panel 3 si è tenuto a Varsavia a gennaio. Tra i suggerimenti proposti vi era: contrastare l'obsolescenza programmata prolungando la garanzia dei prodotti, aumentare le sovvenzioni per l'agricoltura biologica, stabilire norme minime per la qualità degli alimenti, rendere obbligatori i filtri per la cattura della CO2, investire nell'idrogeno verde. Per quanto riguarda la salute sono stati suggeriti: la creazione di una banca di dati sanitari europea, l’estensione delle competenze dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), la riduzione della tassa sui contraccettivi ormonali e l’inserimento nei programmi scolastici di temi relativi alla salute mentale e all'educazione sessuale.
Infine, i cittadini presenti al panel 2, tenutosi a Firenze nel mese di dicembre, hanno approvato 39 raccomandazioni, chiedendo più diritti civili e più opportunità per i giovani.
Un totale di 178 proposte è stato discusso a Strasburgo l'11 e 12 marzo e sono tutte state incluse nel rapporto finale del 17 marzo.
Ma la CoFoE non termina qui. Il deputato liberale e co-presidente della Conferenza, Guy Verhofstadt, una volta arrivato a Dublino ha dichiarato che “i cittadini continueranno a partecipare al processo decisionale. Non torneranno nei quattro angoli dell'Europa per sparire e non essere più rivisti".
In un momento così decisivo, il futuro è arrivato e ha trovato i cittadini preparati. Forse un po' meno i politici. "Nel frattempo, siamo di fronte ad una questione di vita o di morte in Ucraina", ha aggiunto Verhofstadt.
"Mentre siamo impegnati in un progetto che ci avvicina ai cittadini, Putin sta lanciando un'azione militare contro i cittadini ucraini che avevano manifestato aspirazioni europee: questo è un attacco ai nostri valori e al nostro stile di vita", ha dichiarato a Strasburgo la Commissione per la democrazia e la demografia , e co-presidente della CoFoE, Dubravka Šuica. "Essere europei significa far parte di un progetto straordinario, che permette a tutti di esprimere il proprio potenziale e di esercitare i propri diritti. Ecco perché ora, in queste terribili circostanze, la Conferenza è più importante e necessaria che mai".
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