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“Dove ci porteranno gli europarassiti?”, si domanda il settimanale conservatore Uważam Rze parlando della “casta” di funzionari delle istituzioni. Gli eurocrati non soltanto vivono nell’abbondanza - salari alti, rimborsi spese, bonus e liquidazioni faraoniche - ma sostengono di farlo “per il bene di tutti gli europei”.

Negli ultimi due decenni i burocrati di Bruxelles si sono costruiti un nido accogliente dove vivere nell’opulenza e senza stress. Un funzionario Ue ha confessato che “la recessione non è mai arrivata a Bruxelles”.

Oltre ai privilegi e ai bonus, gli eurocrati sono protetti da un’“immunità corazzata” garantita dai trattati europei (dunque irrevocabile e invariabile a meno di lunghissimi negoziati per la modifica dei trattati) valida durante l’esercizio delle funzioni e anche in seguito.

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Chi è abbastanza fortunato da lavorare per l’Unione europea non deve temere la povertà. L’Ue spende con noncuranza, e senza alcuna attenzione per i costi e l’opinione pubblica.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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