L’industria nucleare minaccia il governo

Pubblicato il 17 Marzo 2011

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La decisione del governo tedesco di verificare i livelli di sicurezza di tutte le centrali nucleari e di disattivarne sette per un periodo di 3 mesi ha innescato una querelle giuridica. "L'abbandono dell'atomo è privo di basi giuridiche?", si chiede Handelsblatt. Il governo si appoggia soprattutto alla nozione di stato di emergenza per giustificare la sua politica. Tuttavia in assenza di un vero e proprio stato d'emergenza in Germania la scelta potrebbe portare a una battaglia legale. Le compagnie del settore intendono "valutare attentamente la legalità della decisione", che implica pesanti conseguenze per l'industria. Durante i tre mesi di sospensione Eon, Rwe e Vattenfall perderanno circa 500 milioni di euro. Nel caso un cui le sette centrali tedesche fossero definitivamente fermate le perdite si conterebbero in miliardi. Se dovesse perdere la battaglia legale, sarà il governo a risarcire le imprese.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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