Il governo cambia, l’austerity resta

Pubblicato il 7 Marzo 2011

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"O la borsa o la vita", titola l'Irish Independent alludendo all'accordo per la formazione del nuovo governo siglato dal Fine Gael e dai laburisti il 6 marzo. Data la crisi economica del paese, la nuova amministrazione non potrà fare altro che rispettare i termini del bailout Ue/Fmi concordati dal governo uscente del Fianna Fail. L'unica via per raccogliere il denaro necessario sarà quella "dei tagli e del circospetto aumento delle tasse". "Siamo davanti a uno dei momenti più bui dall’ indipendenza", recita il programma del nuovo governo, che sarà guidato dal leader del Fine Gael Enda Kenny. Tra le ardue sfide [che l'Irlanda si prepara ad affrontare] ci sono "la rinegoziazione del tasso d'interesse sui prestiti d’emergenza, la realizzazione di sostanziali riforme del settore pubblico, la privatizzazione delle risorse statali, la costituzione di un patrimonio di 50 miliardi di euro per sostituire il fondo di emergenza della Bce dedicato al salvataggio delle banche e la riduzione del deficit senza aumentare l'imposta sul reddito".

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