Due giovani della "generazione Aids" chiedono allo stato romeno di riconoscere ufficialmente la propria responsabilità per la contaminazione di diverse migliaia di neonati con il virus Hiv tra il 1988 e il 1992. Adevărul racconta la storia di due ragazzi, che oggi hanno 21 e 22 anni, le cui vite sono state cambiate per sempre dalla "combinazione di incompetenza medica, indifferenza e mancanza di mezzi" che ha caratterizzato il sistema sanitario romeno dopo la caduta del comunismo. Il quotidiano racconta che "il fenomeno romeno", come fu battezzato allora dalla stampa estera, ha colpito in particolar modo i neonati vaccinati "a catena" con una stessa siringa e i residenti dei centri d'accoglienza che ricevevano micro-trasfusioni di sangue per compensare gli effetti della malnutrizione.
Tags
Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini
Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza