Il mafioso siciliano Giuseppe Scuderi, 44 anni e ricercato per oltre venti dalla polizia italiana, è stato finalmente arrestato a Bucarest il 16 marzo. Condannato in contumacia all’ergastolo in Italia per aver torturato e ucciso un altro mafioso nel 1989, Scuderi viveva in Romania con la moglie sotto falsa identità da tre anni, racconta Adevarul. Il quotidiano di Bucarest spiega che il suo arresto mette in luce una delle nuove strategie di Cosa nostra: se l’organizzazione ha filiali ovunque in Europa (Germania, Francia, Svizzera, Russia, Gran Bretagna), per i ricercati dalla giustizia italiana i paesi dell’Europa orientale sono noti soprattutto come luogo ideale per “ritirarsi”, in particolare la Romania. Lì gli italiani trovano un territorio accogliente, anche perché la giustizia non brilla certo per zelo. Ma qualcosa è cambiato da quando il paese è entrato a far parte dell’Unione europea, e parecchi affiliati sono già finiti in manette.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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