L’inquietudine cresce in Albania, dove gli Stati Uniti vorrebbero che fosse immagazzinato e distrutto l’arsenale chimico siriano. Membro della Nato, l’Albania è stata il primo paese a distruggere le sue armi chimiche nel 2007. Alcuni scienziati consultati da Gazeta Shqiptare mettono in guardia contro la durata del processo, la pericolosità di alcuni elementi che dovranno essere distrutti e la produzione di scarti nel corso della neutralizzazione delle armi chimiche:
Nel 2007 ci sono voluti 16 mesi per distruggere 16 tonnellate, ricordano gli esperti. Dunque la distruzione delle 1.000 tonnellate siriane potrebbe durare più di otto anni. Una volta completato il processo bisognerà controllare l’inquinamento, che durerà per anni.
Intanto, aggiunge il quotidiano,
decine di abitanti di Elbasan, nei pressi della struttura che dovrebbe ospitare le armi chimiche siriane, hanno manifestato pacificamente nel fine settimana contro il loro arrivo nel nostro paese.