La decisione dei ministri dell'economia e delle finanze dei ventisette di elargire una nuova tranche di aiuti finanziari alla Grecia è stata accolta con scetticismo a Praga. Secondo Hospodářské Noviny l'Europa sta evidentemente "tenendo in vita la Grecia senza motivo". Nella migliore delle ipotesi, affermano alcuni esperti interpellati dal quotidiano, il debito del paese passerà dal 115 per cento del pil al 150 per cento nel 2014, data entro la quale Atene si è impegnata a rientrare nei criteri di convergenza dell'euro. Se da un lato "gli aiuti economici stanziati hanno evitato alla Grecia un rapido fallimento, dall'altro non sono riusciti a convincere i mercati che il rischio sia definitivamente passato". Durante la stessa riunione dei ministri ecofin, conclude il quotidiano, la Slovacchia ha confermato il suo rifiuto a contribuire al meccanismo di stabilizzazione dell'euro.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >