Battaglia a colpi di gasdotti

Pubblicato il 3 Luglio 2009

L'ex coppia della politica tedesca si scontra ormai sul campo dell'energia. Dopo Gerhard Schröder, che è passato dalla cancelleria a un posto di lobbista per il gigante russo Gazprom, è adesso la volta di Joschka Fischer, nominato consulente per il progetto del gasdotto Nabucco. “La conduttura di Fischer è anche più lunga di quella del suo ex capo”, ironizza Die Zeit: il gasdotto che deve collegare il mar Caspio all'Austria, attraverso Turchia, Bulgaria, Romania e Ungheria, “misura 3.300 chilometri, contro i 1.200 del Nord Strem nel mar Baltico”. Spiega poi il settimanale: “Mentre l'ex cancelliere vuole collegare il mercato dell'Europa occidentale sempre di più alla Russia, il suo ex numero due lavora per indebolire l'egemonia energetica di Mosca”. Per essere redditizio, Nabucco dovrà d'altra parte trasportare gas iraniano, e questo darà a Fischer l'occasione di mettere a frutto la sua esperienza, specie “dopo le violenze delle ultime settimane”.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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