Il 16 novembre l'Ungheria e la Polonia hanno posto il loro veto all'adozione del bilancio pluriennale dell'Ue di 1.074 miliardi di euro e del piano di ripresa post coronavirus da 750 miliardi di euro.
Budapest e Varsavia si rifiutano di condizionare il versamento dei fondi dell'Ue al rispetto dello stato di diritto a partire dal 2021, come era stato negoziato dai Ventisette – cosa che il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha sempre rifiutato.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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