"Lenihan cercherà fondi Ue per le banche", titola l'Irish Independent. Secondo alcuni il salvataggio da parte di Ue e Fmi non è più "una questione di 'se' ma una questione di 'quando'". Nel frattempo il ministro delle finanze Brian Lenihan si sta impegnando per evitare una soluzione "alla greca", con conseguente perdita della sovranità economica. Durante il vertice dei ministri della finanze dell'Ue in programma a Bruxelles per 16 novembre Lenihan chiederà "che ad accedere ai fondi di soccorso sia solo il settore bancario". "Il collasso virtuale del sistema bancario irlandese ha lasciato le istituzioni locali dipendenti in maniera pressoché totale dalla Banca centrale europa per quanto riguarda i fondi necessari a condurre l'attività quotidiana", spiega il quotidiano di Dublino. Una fonte del ministero delle finanze ha dichiarato: "Lo stato irlandese non ha bisogno dei fondi. Non ci sono trattative".
"Prima l'Irlanda, poi il Portogallo", titola il portoghese i, preoccupato che l'alto costo del debito sovrano irlandese stia diffondendo il contagio in Portogallo e in altri paesi dell'eurozona. "La preoccupazione principale si chiama Spagna", sottolinea i. "La scorsa settimana la Commissione europea e la Banca centrale europea sono entrate in stato di massima allerta quando la pressione sul debito sovrano portoghese e irlandese […] ha iniziato a diffondersi nella quarta economia dell'eurozona". Secondo i funzionari europei il salvataggio è inevitabile, perché mentre "i governi di Lisbona e Dublino resistono per ragioni di politica interna, per l'Unione europea è in ballo la difesa dell'euro".