La Commissione europea ha “assestato un duro colpo” a sei banche europee, scrive El País. Il 4 dicembre il commissario alla concorrenza Joaquín Almunia ha annunciato l’imposizione di una multa di 1,71 miliardi di euro alle banche Royal Bank of Scotland, Société Générale, Deutsche Bank, JP Morgan e Citigroup, accusate di aver manipolato “per trarne profitto” alcuni tassi d’interesse.
I tassi erano applicati a “migliaia di debitori, risparmiatori e imprese” attraverso prodotti finanziari derivati e collegati a indici come l’Euribor. Secondo il quotidiano spagnolo si tratta di “una punizione dissuasiva”. El País sottolinea che finalmente Bruxelles sta agendo in modo concreto contro la frode:
il messaggio implicito è che la macchina comunitaria è pronta a fare tutto il necessario per rimediare alle perversioni dei mercati, senza tenere conto del nome degli accusati.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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