In occasione del vertice dell'eurozona del 26 ottobre, il primo ministro slovacco uscente Iveta Radičová ha negoziato l'esenzione dalla quota che il suo paese dovrebbe destinare al rafforzamento del pacchetto di aiuti per la Grecia: Bratislava non andrà oltre il contributo già offerto per i 109 miliardi di euro di aiuti pattuiti lo scorso luglio. Radičová, il cui governo è caduto proprio per la ratifica dell'accordo di luglio sul rafforzamento del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf), garantisce che in questo modo la Slovacchia risparmierà 200 milioni di euro. Tuttavia, SME sottolinea che "l'esenzione non sarà un buon affare". "Abbiamo instaurato una nuova tradizione", ironizza il quotidiano. "Ogni volta che un leader politico slovacco riesce a rallentare il progetto europeo si vanta di quanto denaro sia riuscito a far risparmiare al paese". "Meno soldi daremo alla Grecia e più dovremo darne agli altri paesi in difficoltà", aggiunge Pravda, precisando che il denaro verrà destinato al Fondo di salvataggio ma non sarà versato direttamente nelle casse della Grecia.
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