Le bugie di Cahuzac indeboliscono Hollande

Pubblicato il 3 Aprile 2013 alle 12:54

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“Indegno”, accusa Libération dopo le confessioni di Jérôme Cahuzac. Il 2 aprile, dopo diversi mesi di smentite anche davanti all’Assemblea nazionale, l’ex ministro del bilancio francese ha ammesso di essere titolare di un conto estero contenente circa 600mila euro. Cahuzac è ora indagato per frode fiscale. 
Il ministro si era dimesso il 19 marzo dopo l’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura. Dallo scorso dicembre Mediapart sostiene che Cahuzac abbia un conto in Svizzera. “È arrivata una confessione, e ora?”, si domanda oggi il sito d’informazione elencando una serie di interrogativi suscitati dalla vicenda: 

Quanto denaro è realmente passato dai conti segreti dell’ex ministro? Da dove venivano i fondi? E ancora una domanda, politicamente esplosiva: cosa sapevano esattamente il presidente della repubblica e il primo ministro dopo le rivelazioni di Mediapart?
Secondo  Libération, la vicenda rappresenta 
qualcosa di più che un’onta. È un’ignominia. Con i suoi inganni e le sue menzogne Cahuzac ha fatto qualcosa di più che compromettere la sua onorabilità. Ha coperto di vergogna il suo lavoro, distruggendo la sua credibilità politica e sollevando dubbi sull’autorità del capo dello stato. […] Cahuzac ha senza dubbio dato un colpo gravissimo alla “Repubblica irreprensibile” promessa da François Hollande. 
A destra, nonostante Hollande abbia parlato di “colpa morale imperdonabile”, Le Figaro anticipa gli “effetti devastanti” della vicenda. 
Buona parte dei francesi pensa già che durante la sua campagna elettorale Hollande abbia giocato con la verità, e oggi i sondaggi indicano che non gli credono più quando parla degli obiettivi per il 2013 e oltre. La curva della disoccupazione si invertirà prima della fine dell’anno? Chi può crederlo? Ci crede almeno lui? Di questo passo arriverà il giorno in cui qualcuno lo accuserà di mentire sistematicamente ai francesi. 
Secondo Le Monde le dichiarazioni di Cahuzac aprono una “crisi democratica”: 
Alla crisi economica e sociale in cui è sprofondata la Francia, al clima politico che da qualche tempo ha segnato una svolta deleteria, si aggiunge una profonda crisi democratica, perché si è interrotto ogni legame di fiducia tra il popolo e chi lo governa. Oggi il presidente della repubblica ha l’obbligo di risponderne.

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