“Grandi progressi verso l’unione bancaria”, annuncia La Vanguardia. Il 10 dicembre è stato raggiunto un primo accordo tra i ministri delle finanze dell’eurozona per la creazione di un’autorità europea che possa decidere la chiusura o il salvataggio delle banche in difficoltà. Secondo il quotidiano la decisione costituisce un “passo decisivo” verso l’unione bancaria:
È un risultato molto importante, perché l’unione bancaria può diventare un fattore fondamentale nella normalizzazione del credito per le imprese e le famiglie, e potrebbe rappresentare un sostegno notevole per la ripresa europea. […] Importanti progressi sono stati fatti in merito all’accettazione della Commissione europea come autorità responsabile del meccanismo di ristrutturazione e liquidazione delle banche, un compito delicato che Bruxelles dividerà con gli stati membri”.
La creazione di un’autorità europea è uno dei tre pilastri dell’unione bancaria insieme alla supervisione delle banche da parte della Bce, già avviata, e al fondo di garanzia per i depositi. Quest’ultimo è ancora in discussione, ma sono stati fatti “passi da gigante” verso un riavvicinamento delle posizioni ed è stata trovata una “soluzione mista” tramite una sorta di fondo ombrello che “racchiuderà” i fondi nazionali per un periodo di transizione di dieci anni. I dettagli saranno completati durante il Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre.