Rassegna Verso sudest

Preludio alle elezioni del 2024: agenti russi, minacce di guerra civile in Serbia e di golpe in Turchia

Con l'avvicinarsi delle elezioni del 2024, osserviamo che la stampa sta iniziando a scoprire le scomode verità che i politici, dai sindaci ai presidenti, stanno cercando di nascondere.

Pubblicato il 30 Novembre 2023 alle 11:46

Le elezioni europee e locali dominano l'agenda in tutta la regione e i media  hanno già intensificato gli sforzi per denunciare l'uso improprio delle risorse pubbliche, la corruzione e la manipolazione.

Ad esempio per intervistare il presidente romeno Klaus Iohannis, il cui secondo mandato scade nel novembre 2024, il quotidiano Libertatea ha inviato uno dei suoi reporter a Cabo Verde, dove Iohannis e il suo entourage, compresa la moglie, si erano fermati per un tour volto a "riportare la Romania all’attenzione dei governi africani". Dopo aver seguito uno dei jet d'affari noleggiati dal presidente e aver fatto ricerche sulle politiche di viaggio presidenziali di altri paesi europei i giornalisti investigativi di Recorder hanno concluso che "la Romania risulta essere l'unico paese dell'Ue il cui presidente viaggia con aerei privati e tiene segreti i costi". Durante l'intervista, Iohannis ha detto che alla fine avrebbe rivelato il costo del suo viaggio.

L’elezione a sindaco salva l’uomo d’affari indagato

In Bulgaria, dove il 29 ottobre si sono tenute le elezioni amministrative, il sito di giornalismo investigativo Bivol ha rivelato legami sospetti tra il neoeletto sindaco centrista di Varna, Blagomir Kotsev, e alcune transazioni offshore. I giornalisti di Bivol sostengono che Kotsev è stato indagato dai pubblici ministeri prima di ottenere la protezione che conferisce lo status di candidato sindaco. Kotsev è stato uno dei pochi sindaci della coalizione filo europea PP-DB a superare il partito di governo GERB nelle principali città.

Gli elettori denunciano gli agenti pro-Russia durante le elezioni moldave

Il 5 novembre si sono tenute anche le elezioni amministrative in Moldova, dove il liberale PAS ha ottenuto la maggioranza dei Comuni (32,51 per cento). Pochi giorni prima delle elezioni, tuttavia, la Commissione per le situazioni di emergenza ha impedito ai candidati del partito Chance di candidarsi, accusandolo di essere finanziato con denaro russo dal deputato latitante Ilan Șor. Il giornale d'inchiesta Ziarul de Gardă – che di recente ha accusato Ion Chicu, leader del centrista PDCM, di sessismo e di incitamento all'odio dopo aver definito le giornaliste del giornale "escort mediatiche" appartenenti a un "bordello mediatico" – ha condotto interviste improvvisate con gli elettori di Orhei, una città che tradizionalmente ha votato per Chance. Ziarul de Gardă voleva scoprire chi avrebbe ottenuto il sostegno dei cittadini, una volta eliminato il loro favorito dalla corsa. Gli abitanti di Orhei hanno confessato di essere stati manipolati. "Durante una riunione ci hanno dato dei foglietti. Ci sono degli agenti che ci informano", ha detto un'anziana signora. Il candidato vincente a Orhei era Tatiana Cociu, sostenuta dal leader del partito "Chance", Alexei Lungu.

Le elezioni di dicembre in Serbia: cambiamento o guerra civile?

A dicembre arriva un'altra tornata elettorale in Serbia. Il voto è estremamente importante perché è sia locale che parlamentare. Le elezioni misureranno anche l'opinione dei serbi sull'attuale leadership guidata dal presidente Aleksandar Vučić. Dopo che l'istituto di sondaggi CRTA ha dichiarato che per la prima volta i cittadini hanno dato a Vučić un giudizio negativo piuttosto che positivo, il quotidiano Danas ha parlato con l'analista politico Miljan Mladenović. Quest’ultimo ha spiegato che il sostegno elettorale di Vučić è destinato a diminuire a causa di un normale fenomeno che si verifica dopo i periodi di crisi. Parlando con lo stesso giornale l'attrice Svetlana Ceca Bojković, che ha aderito alla petizione ProGlas (firmata da oltre 140mila cittadini) per incoraggiare i cittadini a votare, ha detto di temere che la Serbia possa andare incontro a una guerra civile se i cittadini non voteranno in massa.


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Il principale rivale di Erdogan lo accusa di “tentativo di colpo di stato

Nel frattempo, in Turchia, il nuovo principale avversario del presidente Recep Tayyip Erdoğan, Özgür Özel (che ha sostituito Kemal Kılıçdaroğlu come leader del partito di centrosinistra CHP), ha fatto il suo debutto come energico oppositore alla guida del CHP. Come riportato da Reuters, ha già annunciato che il partito è "sulla strada della vittoria" nelle elezioni locali del marzo 2024. Il quotidiano Cumhuriyet ha inoltre riportato che Özel ha accusato Erdoğan di un "tentativo di colpo di stato" dopo aver attaccato la decisione della Corte costituzionale di rilasciare un deputato incarcerato.  "Riprendetevi: siamo qui. Il CHP è qui", ha detto Özel.


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I critici accusano la maggioranza di aver escluso l’opposizione dal controllo parlamentare

Tirana Times | 23 novembre | EN

Il quotidiano internazionale albanese Tirana Times riferisce che il Partito socialista al governo in Albania ha approvato il bilancio statale 2024 senza dibattito, sollevando preoccupazioni sulla sua integrità democratica. I deputati dell'opposizione sostengono che la maggioranza stia negando loro i "diritti costituzionali" di formare "commissioni parlamentari d'inchiesta". I socialisti al governo stanno aggirando le proteste programmando riunioni online e mettendo in minoranza l'opposizione. I partner internazionali, tra cui Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito, affermano che la situazione è "inaccettabile". L'opposizione, guidata dall'ex primo ministro Sali Berisha, si impegna a continuare a lavorare per il ripristino della democrazia, ma i conflitti interni non aiutano.

Decisioni giudiziarie non applicate

Rigon Qarkaj | Kosovo 2.0 | 27 ottobre | EN, SQ, SR

Sulla piattaforma giornalistica Kosovo 2.0 un consulente legale sostiene che le decisioni giudiziarie non applicate e la negligenza delle istituzioni nel combattere la violenza di genere stanno costando la vita a diverse donne. La mancata applicazione di condanne penali adeguate consente agli autori di sfuggire alla giustizia, portando a conseguenze tragiche come l'omicidio della diciottenne Marigona Osmani. I recenti incidenti, come l'omicidio della trentacinquenne Hamide Magashi, sottolineano l'urgente necessità di sentenze più severe e di un serio impegno per affrontare la violenza di genere in Kosovo.

“Ci restano 20 giorni di vita”: come la multinazionale Avramar è di nuovo vicina al collasso

Solomon | 17 ottobre | EN, GR

Il sito d’inchiesta Solomon ha rivelato che Avramar, una gigantesca azienda che controlla circa il 70 per cento dell'industria ittica greca, sta affrontando una crisi finanziaria che minaccia l'intero settore. La causa? Le società azioniste Amerra e Mubadala non avrebbero rispettato gli impegni sull’apporto di fondi, minacciando la sopravvivenza della sessa. Nonostante la promessa di rimborsare parte del suo debito di 400 milioni di euro nel 2023, Avramar sta ora cercando un nuovo prestito, sostenendo che la crisi è imminente. Sono stati sollevati dubbi sulla due diligence delle banche e sulla supervisione della Banca di Grecia.

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ECF, Display Europe, European Union

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