“È possibile proteggere le nostre borse di studio dai cittadini Ue”

Pubblicato il 19 Luglio 2013

Cover

La Danimarca attendeva con inquietudine il verdetto emesso il 18 luglio dalla Corte di giustizia europa sull’attribuzione delle borse di studio in Germania, sottolinea il Jyllands-Posten.
Il tribunale, appoggiandosi al principio di libera circolazione dei cittadini Ue, ha deciso che la Germania non ha il diritto di rifiutare l’aiuto finanziario agli studenti che non risiedono sul territorio nazionale da 3 anni. Il governo danese pretende che gli studenti stranieri risiedano 2 anni nel paese durante i 10 anni precedenti alla richiesta di una borsa di studio, e dunque teme che la sentenza della Corte faccia giurisprudenza e obblighi la Danimarca a concedere i sussidi a tutti i cittadini europei che li dovessero richiedere. Tuttavia secondo gli esperti interpellati dal Jyllands-Posten è possibile aggirare il verdetto della Corte:

Le borse di studio possono per esempio essere trasformate in prestiti, e si potrebbe pretendere che uno dei genitori del richiedente lavori nel paese. […] Se la Corte di giustizia sostiene che è illegale, noi possiamo sempre adattare la nostra legislazione.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento