Il 24 novembre nel centro di Kiev circa centomila manifestanti hanno chiesto al presidente Viktor Janukovič di cambiare idea e firmare un accordo di associazione con l’Ue.
La settimana scorsa il governo ucraino ha sospeso i preparativi per la firma del documento, prevista per il vertice per il Partenariato orientale in programma a Vilnius giovedì, riporta Rzeczpospolita
“Non siamo sovietici, facciamo parte dell’Unione europea”, recitavano gli striscioni dei manifestanti, che hanno spiegato a Rzeczpospolita di volere “un futuro per i loro figli anziché essere condannati alla schiavitù russa”. Secondo il quotidiano le manifestazioni di domenica sono state “un grande successo per gli oppositori di Janukovič”.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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