Il 18 novembre un uomo armato con un fucile a pompa ha ferito gravemente un assistente fotografo nella sede di Libération, a Parigi, prima di recarsi nel quartiere della Défense e sparare sulla sede della Société Générale. L’uomo ha poi preso in ostaggio un automobilista costringendolo a portarlo sugli Champs-Elysées, dove la polizia ha perso le sue tracce, riporta Libération.
L’uomo, che secondo la polizia avrebbe agito da solo, è ancora a piede libero e già il 15 novembre ha minacciato un caporedattore di Bfmtv nella sede dell'emittente. In un editoriale intitolato “Andremo avanti”, il direttore di Libération scrive:
Sparare in un giornale significa attentare alla vita di uomini e donne che fanno il loro lavoro, ma anche a un’idea, a un insieme di valori che qui si chiamano Repubblica. Non sono grandi parole, ma sfortunatamente nella Francia del 2013 c’è ancora bisogno di ripeterle.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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