Gordon Brown ha offerto le sue dimissioni per arrivare a un accordo di coalizione con i liberaldemocratici, scrive il Daily Telegraph. L'annuncio arriva a quattro giorni dalle elezioni del 6 maggio, che hanno precipitato la Gran Bretagna nell'impasse politica. Secondo logica il nuovo governo dovrebbe essere formato da un'alleanza tra Lib-dem e conservatori, i quali però non sono riusciti a trovare un accordo sulla riforma elettorale. Gordon Brown intende "supervisionare i negoziati prima di farsi da parte al prossimo congresso del Labour, a settembre, quando i membri del partito eleggeranno un nuovo leader".
Secondo l'editoriale del Telegraph si tratta di "un atto di sbalorditivo cinismo a tutto vantaggio del partito. Gordon Brown sta a tutti gli effetti cercando di vanificare il risultato delle elezioni generali della scorsa settimana." Se il Labour formerà il nuovo governo in alleanza con i Lib-dem, pur avendo ricevuto due milioni di voti e 48 seggi in meno rispetto ai conservatori, "La Gran Bretagna sarà governata da un premier laburista non eletto dal popolo che prenderà il posto di un altro premier laburista non eletto né dal popolo né dal suo partito. Anche per gli standard del Labour, tutto ciò è davvero troppo sfrontato."