Secondo il ministro delle finanze finlandese Jutta Urpilainen “la Grecia voleva mantenere il segreto”, ma la Suprema corte amministrativa finlandese ha deciso altrimenti obbligando il governo a pubblicare i termini del contratto siglato con Atene nel 2012, cosa che ha fatto il 14 maggio.
L’accordo prevede l’impegno di Atene a fornire garanzie finanziarie in cambio di un prestito nell’ambito del piano di salvataggio internazionale per il paese. I documenti pubblicati rivelano che la Finlandia e la Grecia hanno aperto tre conti bancari su cui sono stati depositati il denaro e titoli finanziari utilizzati come garanzie.
L’intervento della corte era stato richiesto dal Partito dei veri finlandesi e da diverse testate, tra cui Helsingin Sanomat. Il quotidiano celebra un verdetto “atteso e importante” che
permetterà di rafforzare la trasparenza. Il pubblico ha il diritto di essere informato su ogni documento rilevante. […] Aiutare i paesi deboli dell’eurozona è una questione difficile e controversa in Finlandia. I documenti confidenziali non fanno altro che ridurre la fiducia nelle decisioni prese dai politici in merito alla crisi dell’euro.
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Durante la crisi dell’eurozona la Finlandia si è distinta dagli altri paesi per aver chiesto garanzie agli stati in difficoltà come contropartita per l’aiuto finanziario. Il contratto stipulato con la Grecia è servito da modello per un secondo accordo concluso con la Spagna nel luglio del 2012.
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