Cinco Días esulta per l’ammissione da parte della Commissione europea di una iniziativa civica europea (Ice), “per la prima volta nella storia dell’Ue”: l’11 febbraio l’ong Right2water ha depositato un milione di firme contro la liberalizzazione dei servizi di fornitura dell’acqua potabile – contenuta in un progetto di direttiva sui servizi — per invitare la Commissione europea a proporre una legislazione che renda il diritto all’acqua e alla sua depurazione un diritto dell’uomo. Secondo il quotidiano spagnolo si tratta di una “svolta democratica” per Bruxelles, perché

Per la prima volta la Commissione europea dovrà “dividere” con i cittadini quel diritto all’iniziativa che finora ha esercitato in maniera esclusiva. Appena dieci mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento sull’iniziativa popolare i cittadini europei hanno approfittato della possibilità offerta da istituzioni che in altri casi aprono le porte per ascoltare i grandi lobbisti.
A questo punto la Commissione ha tre mesi di tempo per pronunciarsi sulla proposta, aggiunge Cinco Días.
Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung accoglie con favore l’iniziativa, e ricorda che è stata voluta da tedeschi e gli austriaci, che ne sono anche i principali firmatari. Nei due paesi la distribuzione dell’acqua è affidata nella maggior parte dei comuni a imprese pubbliche, e
la tesi secondo cui Bruxelles vuole obbligare i comuni a privatizzare la distribuzione dell’acqua ossessiona la stampa, anche la più seria.

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