"Appena quindici giorni dopo l'accordo sul salvataggio della Grecia, Atene è di nuovo nella bufera", scrive La Tribune. All'origine del panico dei mercati che ha fatto impennare il tasso d'interesse dei bond greci ci sarebbero le voci secondo cui il deficit del paese sarebbe al 14 per cento del pil e non al 12,9 per cento, e "la Grecia non vorrebbe più l'aiuto dell'Fmi, le cui condizioni sarebbero troppo soffocanti, e sarebbe alla ricerca di finanziamenti in dollari piuttosto che in euro. Ossia, sarebbe pronta a gettarsi tra le braccia dei cinesi". All'indomani dell'arrivo di una delegazione dell'Fmi ad Atene, il 7 aprile, il premier greco Georges Papandreou ha dovuto assicurare ai mercati che la Grecia non farà a meno del Fondo. Il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy ha denunciato le "voci maligne" sulla Grecia, ma diversi eurodeputati non hanno esitato a esprimere seri dubbi sulla viabilità del piano di aiuto approvato a fine marzo, riferisce La Tribune.
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