L'invasione dell'Europa da parte dei barbari russi. Caricatura francese dell'inizio del XIX secolo.

Le minacce che pesano sull’Europa

Pubblicato il 14 Febbraio 2015
L'invasione dell'Europa da parte dei barbari russi. Caricatura francese dell'inizio del XIX secolo.

“A venticinque anni dalla fine della guerra fredda, l’Europa affronta una nuova serie di minacce”, “destabilizzazione dell’Ucraina”, il quotidiano cita “la sicurezza informatica” come una “priorità” e il pericolo “del terrorismo del Medio oriente”. Il giornale spiega che

Le stragi dal 7 al 9 gennaio a Parigi hanno dato brutalmente una versione moderna di questa minaccia. Il terrorismo islamista attraversa i confini, recluta all’interno delle stesse società europee, non intende controllare i territori bensì le popolazioni.
La situazione é ambigua, poiché “la distinzione tra la guerra e la pace viene intaccata, i ‘conflitti congelati’ sono sinonimi di guerre senza fine”. Secondo Le Monde, l’Unione europea dovrebbe lanciare delle azioni comuni di fronte a queste minacce, ma gli Stati membri non intendono rinunciare alla propria sovranità in materia di difesa e di sicurezza”. Così, il quotidiano parla di “mancanza di strategia comune” e cita il Consiglio europeo Affari esteri, secondo il quale c’e “una cacofonia, una mancanza di obiettivi […] e di ambizioni condivise ” a livello europeo.
In più, l’UE punta più sul ‘soft power’ che sulla militarizzazione. Il giornale precisa che
La tendenza è perfettamente evidente : l’Europa spende sempre meno per la sua sicurezza, mentre l’Asia e la Russia, in particolare, investono sempre più in questo settore. Queste spese sono in ribasso del 2,4% in Europa Occidentale e centrale, e del 7,8% negli Stati Uniti-mentre in Russia, registrano un incremento del 4,8% [nel 2013 rispetto al 2012].
Le Monde tuttavia ricorda che la politica estera comune dell’UE ha avuto un “ruolo chiave nei negoziati sul nucleare iraniano e nei Balcani”. E “ci sono altri esempi positivi – per esempio, la collaborazione tra i servizi segreti”.
Per finire, il quotidiano francese mette in guardia l’Europa citando nella conclusione l’ultima opera dell’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger: “In politica estera, [l’UE] difende degli ideali universali senza disporre degli strumenti per poterli imporre, e un’identità cosmopolita in contrasto con delle fedeltà nazionali.”

Traduzione di Stefania Paluzzi

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