Nuove regole per i fondi strutturali

Pubblicato il 28 Giugno 2011

"Bruxelles ammette una modifica alle regole dei fondi strutturali per sostenere paesi come il Portogallo", scrive Público. Secondo il quotidiano di Lisbona, la Commissione europea intende proporre ai governi dell'Unione una riduzione a partire dal 2014 dei contributi nazionali per i fondi strutturali, in modo da venire incontro alle difficoltà finanziarie di paesi come Portogallo e Grecia.

Attualmente, precisa Público, "le regole europee esigono che tutti gli aiuti strutturali per sostenere lo sviluppo dei paesi più poveri siano cofinanziati dai governi, in misura variabile tra il 15 e il 25 per cento". Tuttavia la crisi e le manovre di austerity in corso nella maggior parte degli stati membri "hanno fortemente limitato la capacità di assorbimento degli aiuti europei". Per questo motivo, la settimana scorsa la Commissione ha proposto che alla Grecia sia concesso di ridurre il proprio contributo ai fondi strutturali, una concessione che partire dal 2014 potrebbe essere estesa a tutti i paesi beneficiari.

La Commissione, che il 29 giugno aprirà il dibattito sul budget europeo 2014-2020, propone inoltre di congelare le spese mantenendole al livello del periodo 2007-2013. Tuttavia le politiche "dell'avvenire" – ricerca, innovazione educazione e politiche di vicinato – e quelle che riguardano la giustizia e gli affari interni dovrebbero beneficiare di un aumento di budget.

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